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Rosa e fiori

26 Maggio 2016

Artissima 2016: la grafica si veste di fiori

Che cosa significa essere una fiera innovativa mantenendo un’identità specifica?
Dal 2012 Artissima ha sviluppato un’immagine grafica coerente e in costante evoluzione, un percorso visivo variegato, ideale esplorazione delle potenzialità offerte dal logotipo: non uno, ma cinque loghi declinati su fondo rosa hanno dato forma negli anni a diverse varianti concettualmente connesse.

Progettata da Leonardo Sonnoli con Irene Bacchi dello studio Tassinari/Vetta, l’identità visiva di Artissima narra l’eterogeneità delle pratiche artistiche che animano il mondo dell’arte contemporanea. Nel loro processo i logotipi hanno negli anni composto immagini caleidoscopiche, sono stati esplorati tridimensionalmente, sono diventati campi magnetici, metaforici poli di attrazione dell’espressione artistica.

Nel 2016 il progetto grafico si evolve: diverse specie del regno vegetale trasformano l’immagine della fiera in un herbarium dell’arte contemporanea. Le cinque varianti del logotipo di Artissima diventano le molecole che compongono le figure rasterizzate di una costellazione di fiori sempre diversi, come appena sbocciati, capaci di dare alla fiera una veste nuova, mutevole ed eterogenea.La coerenza dell’immagine grafica di Artissima non risiede nella predefinita e rigida declinazione del marchio, ma si esprime attraverso diversi processi di design generativo che hanno composto nel corso degli anni un sistema d’identità unico. Partendo dal logo si creano immagini sempre diverse, tutte fortemente riconoscibili e idealmente connesse.

“Regola e caso”, per dirla con le parole del maestro della grafica italiana Bruno Munari, che combinati insieme raccontano l’unicità di Artissima, il suo essere rigorosa da un lato e accelerata dall’altro, autorevole e fresca, istituzionale e sperimentale, precorritrice e coraggiosa anche sul piano della narrazione visiva della propria rinnovata identità.

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