Bambini in un teatro

Milano, 1938
digitalizzazione da negativo
© Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Per Mussolini, abile comunicatore ed esperto in giornalismo, anche il teatro diventa strumento di propaganda, seppur più placida e discreta. Insieme al “teatro di masse” che gli eventi fascisti coagulano, il regime è molto attento a incentivare anche un teatro per le masse, che non abbia fini esplicitamente didattici, ma che sia un solido teatro di propaganda, non sottovaluti la forma artistica e rimandi alla civiltà, al buon gusto e alla bellezza della Patria italiana. Il governo istituisce il “sabato teatrale”, e il 30 giugno 1938 il Duce inaugura il “Teatro per ventimila” alle Terme di Caracalla di Roma.


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